Gela. Sopralluoghi della magistratura all’interno della fabbrica Eni. Controlli e approfondimenti sono stati effettuati sull’isola 14 e sull’isola 15.
Per due giorni, tecnici ed esperti hanno sondato le due zone.
Non è da escludere che, anche questa volta, la visita sia da legare alla presenza di amianto stoccato nelle aree divenute teatro dei controlli.
Da tempo, i magistrati della procura hanno avviato indagini anche sulla scorta delle denunce presentate dai tanti lavoratori a contatto con le pericolose fibre.
Solo lo scorso maggio, proprio sull’isola 15 della fabbrica, venne posto sotto sequestro un vasto capannone al cui interno giacevano sacchi contenenti grossi quantitativi di polveri d’amianto.
Sia quest’area che quella dell’isola 14, quindi, sono ritornate sotto le luci dei riflettori. Ad accompagnare il personale delegato dalla procura, anche i tecnici Eni che hanno assistito ai sopralluoghi.
Per diverse ore, i controlli sono proseguiti allo scopo di raccogliere ulteriori dati da utilizzare successivamente.
