Gela. Nominato lo specialista che effettuerà una perizia
con l’obiettivo di accertare le condizioni psichiche del cinquantaquattrenne Giuseppe Di Dio.
L’omicidio della madre. L’uomo, ad ottobre, ha ucciso la madre, la settantacinquenne Nunzia Minardi, ferendo gravemente anche il padre, l’ottantaquattrenne Emanuele Di Dio. Il conferimento dell’incarico è stato disposto dal giudice delle indagini preliminari, nella fase dell’incidente probatorio. In questo modo, i pm della procura potranno acquisire elementi utili nella ricostruzione dell’intera vicenda e, soprattutto, della capacità d’intendere e di volere dell’uomo al momento dei fatti.
Di Dio ha agito all’interno dell’abitazione di famiglia, a Sant’Ippolito. La madre sarebbe stata colta di sorpresa, nel sonno, mentre il padre sarebbe riuscito a difendersi. Da tempo, le condizioni psichiche del cinquantaquattrenne preoccupavano, e non poco, i familiari. Di Dio, in più occasioni, era stato trasferito in strutture specializzate.
La possibile precarietà del suo stato mentale, già al momento dell’interrogatorio di garanzia, venne sollevata dal difensore, l’avvocato Elio Lembati. Il gip Lirio Conti confermò la custodia cautelare in carcere. Le parti torneranno davanti al giudice a marzo, per valutare le relazione che verrà presentata dal perito appena nominato.