“La fideiussione ha problemi…”, Messinese in aula su Agroverde: niente intesa sul collettore di via Venezia e le “cattedrali nel deserto”

 
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Gela. “La fideiussione ha problemi di solvibilità e abbiamo dato mandato ad un legale.

Il nostro interesse è soprattutto quello di salvaguardare gli ex proprietari”.
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Il caso Agroverde. A dirlo è stato il sindaco Domenico Messinese, rispondendo ad un’interrogazione presentata, in aula nel corso della seduta di question time, dai consiglieri comunali di DiventeràBellissima. Vincenzo Cascino, Giovanni Panebianco e Anna Comandatore hanno chiesto lumi sulla vicenda Agroverde, con il maxi progetto agro-fotovoltaico fermo al palo da oltre quattro anni. Il sindaco, quindi, ha ammesso l’esistenza di problemi legati proprio alla fideiussione che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto parare le spalle all’ente nel caso di fallimento del progetto. “Noi abbiamo interesse a trasformare quell’area in zona produttiva – ha proseguito – non vogliamo abbandonarla. Sull’autorizzazione unica la competenza è della Regione. Ci sono società interessate al progetto, ma il Comune non può intervenire per eventuali bandi”. I consiglieri, in ogni caso, non hanno mancato di sollevare perplessità soprattutto rispetto alla carenza di informazioni su quanto sta accadendo nell’intera vicenda. Meno “diplomatici” sono stati, invece, rispetto alla questione delle strutture sportive assegnate ad associazioni e private.
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Gli impianti sportivi e Farello. I consiglieri di Musumeci vogliono trasparenza non solo rispetto ai criteri di assegnazione, ma anche nel tentativo di comprendere quali siano i reali rapporti contrattuali tra l’ente e i gruppi che si trovano nella disponibilità degli impianti. Per Messinese, un regolamento in materia sarebbe stato trasmesso alla commissione affari generali. Ipotesi escluda dal consigliere Giovanni Panebianco, a sua volta componente proprio di quella commissione. Vincenzo Cascino ha premuto su un altro fronte, quello dell’eventuale ampliamento del cimitero Farello e della necessità di mettere un freno alla requisizione dei loculi delle confraternite. Inoltre, Messinese ha confermato che il servizio di trasporto in favore degli alunni che vivono nelle frazioni balneari è ripartito, rispondendo ad un’altra interrogazione portata in aula dai tre consiglieri.

I danni delle piogge. Davanti al presidente di turno Carmelo Casano, non c’è stata alcuna intesa tra i consiglieri comunali di Energie per l’Italia e il sindaco. Luigi Di Dio e Francesca Caruso hanno contestato quanto non fatto dalla giunta per evitare gli allagamenti nel periodo delle piogge. “Avevate promesso i lavori per il collettore – sono intervenuti – e, invece, come ogni anno, con le prime piogge bisogna sempre contare i danni. Dove sono i responsabili di tutto questo?”. Neanche i grillini sono stati teneri con la gestione Messinese. Il capogruppo Simone Morgana ha prima chiesto le ragioni di progetti proposti dalla giunta, ritenuti semplici cattedrali nel deserto.
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Lo scontro con i grillini. “Faranno certamente il bene di progettisti e costruttori – ha detto – ma non certo quello della città. Non c’è programmazione e, soprattutto, questa giunta non segue una direzione univoca nell’ideazione delle opere pubbliche”. Lo scontro è poi proseguito sul pericolo rappresentato dai mezzi elettrici a due ruote, sempre più diffusi in città ma, per i grillni, non adeguatamente regolamentati. Neanche i forzisti se ne sono andati soddisfatti dall’aula. Sara Cavallo ha chiesto interventi immediati per il ripristino delle strisce pedonali in diverse aree della città. A cominciare da quelle vicine alle scuole. Per il sindaco, è in atto un piano di intervento. Il consigliere Cavallo, però, ha ribadito che in molte zone nulla è stato fatto.

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