Gela. Era entrato in giunta al posto del “dimissionato” Eugenio Catania.
“Un tecnico non può diventare politico”. A distanza di poco più di un anno, Rocco D’Arma ha lasciato Palazzo di Città, revocato dal sindaco Domenico Messinese, insieme agli altri assessori Francesco Salinitro, Licia Abela e Flavio Di Francesco. Era entrato da tecnico, specializzato in turismo, se ne va senza troppe polemiche, ma comunque lasciando un ultimo messaggio sul tavolo dei suoi ex compagni di viaggio, almeno quelli rimasti a fianco del primo cittadino. “Ho iniziato la mia esperienza amministrativa da tecnico – dice – e penso che un tecnico non possa diventare politico in corso d’opera, così come un politico non può trasformarsi in tecnico. Dato che il sindaco ha scelto di strutturare una giunta politica, considero conclusa la mia esperienza amministrativa”.
Piuttosto esplicito il riferimento ai tecnici che sono rimasti nella giunta politica, ovvero Simone Siciliano e Fabrizio Morello. Allo stesso tempo, D’Arma non nega la stima professionale nei confronti del nuovo assessore Giovambattista Mauro e si rivolge ancora al sindaco. “Spero che riesca a trovare l’equilibrio giusto – ammette – necessario a governare una città che attraversa sicuramente uno dei periodi più complessi e difficili della sua storia. Il sindaco, penso, saprà assicurare continuità amministrativa, soprattutto a copertura degli impegni già assunti verso associazioni e privati che hanno svolto attività per conto dell’ente”.
Il tecnico D’Arma lascia il municipio, in attesa che gli uomini di Messinese concludano le “consultazioni”.