Gela. Un fantasma in giunta?
Tra i “vuoti” amministrativi della giunta bis del sindaco Domenico Messinese, quella appena azzerata, almeno secondo il capogruppo forzista Salvatore Scerra, ci sarebbe stata l’oramai ex assessore Licia Abela, scelta da Messinese e da lui stesso messa alla porta. 
L’ex assessore attacca il forzista. Per Scerra, l’ex assessore Abela sarebbe stata solo un fantasma, non in grado di incidere in settori fondamentali della macchina amministrativa, dalle scuole passando alla tutela delle fasce più deboli. Licia Abela, però, non ci sta, e seppur con qualche giorno di ritardo, risponde al forzista, che l’aveva attaccata dai banchi dell’assise civica. “Sarà passato inosservato al consigliere che la sottoscritta ha avviato un’azione che non ho paura di definire rivoluzionaria – dice – poiché mai era stata adottata nel nostro Comune. Mi riferisco al riadattamento alla spesa funzionale nella trattazione del tema della disabilità con la messa a bando dei Centri Diurni, dei successi nell’apertura dello sportello Anghelas per la tutela delle donne, con le continue e costanti interlocuzioni con il mondo della scuola e dei lavoratori, nonostante dietro non vi fossero interessi personalistici di alcuna sorta e ci fossero oggettivi problemi economici. Dove era il consigliere mentre si risolvevano in sordina i problemi atavici della città? Non agire di continuo con al seguito telecamere e giornali, avendo cura di fotografarsi dietro ogni azione più o meno svolta, sminuendo di credibilità e buttandosi alla mercé becera del populismo da talk show pomeridiano, non significa non avere dignità nelle proprie azioni”. L’ex assessore Abela, quindi, respinge le accuse arrivate dai banchi del consiglio comunale.
“I suoi sono risultati poco meritori”. “Il consigliere dovrebbe ben sapere – continua – viste anche le sue mansioni precedentemente svolte in alcune commissioni, foriere di risultati ben poco meritori, che la complessa macchina amministrativa necessita dell’utilizzo migliore di tutto, e sottolineo tutto, ciò che anche le economie mettono a disposizione. Faccia un esame di coscienza e ricordi che, ben oltre gli evidenti limiti culturali, esiste un modo sereno, trasparente e pulito di fare davvero politica nobile al servizio della città”. 
Successi, quelli elencati dall’ex assessore, che non le sono bastati a mantenere il posto, probabilmente barattato dal sindaco, nel tentativo di aggraziarsi sostegni più pesanti.
