Gela. Fosse per lui, azzererebbe anche il sindaco Domenico Messinese.
“Un gioco squallido”. L’ex rivale del primo cittadino alle amministrative di due anni fa, l’avvocato Lucio Greco, anche se non ci sono ancora intese politiche chiuse, già le boccia. “Solo degli avventurieri di basso profilo e di provata attitudine a curare gli interessi personali – dice – possono accettare gli inviti di un sindaco delegittimato e inadeguato al delicato ruolo. Mi rifiuto, infatti, di pensare che delle forze politiche serie, con riferimenti ideologici ben precisi, decidano di partecipare a questo gioco squallido dai contorni nebulosi e preoccupanti”. Per Greco, quindi, il vero problema politico sarebbe il sindaco Domenico Messinese, al netto di qualsiasi eventuale accordo di giunta.
“Fallimento del sindaco”. “Stiamo assistendo ad una desertificazione umana e industriale – conclude – la città è allo sfascio ed i gravi problemi non possono essere affrontati da chi non ha consapevolezza e continua a giocare, pur di conservare una poltrona non meritata, con il destino di un città allo stremo. Le forze politiche serie, indipendentemente dai loro riferimenti culturali e ideologici, devono dimostrare senso di responsabilità, prendere atto del fallimento di questo sindaco e comportarsi di conseguenza”. L’ex consigliere comunale, quindi, invita i partiti non a gareggiare nella corsa all’intesa con la giunta, ma piuttosto a pensare alla fine anticipata dell’esperienza Messinese.