Gela. Disoccupato e senza un reddito stabile.
Così, è arrivata l’assoluzione per un uomo che era finito a processo con l’accusa di violazione degli obblighi di assistenza familiare. Dopo la separazione dalla moglie, infatti, non riuscì a garantire con costanza i soldi del mantenimento, spettanti sia alla donna che alla figlia nata dalla relazione.
In aula, davanti al giudice Tiziana Landoni, il difensore, l’avvocato Giovanni Cannizzaro, è però riuscito a dimostrare che l’imputato, seppur in condizioni economiche e lavorative quanto mai precarie, aveva cercato di adempiere agli obblighi, anche attraverso il supporto economico di alcuni familiari. I testimoni sentiti in aula, a loro volta, hanno ribadito la versione della difesa. Così, il giudice non ha individuato gli estremi della condanna. L’uomo ha spiegato di aver sempre cercato di coprire quanto dovuto.