Gela. Avrebbero preso di mira una coppia di connazionali, imponendo alla donna l’obbligo di prostituirsi e di cedere parte dei guadagni. Due giovani romeni devono rispondere di estorsione, violenze, minacce e furto.
Per questa ragione, sono comparsi davanti alla corte presieduta dal giudice Paolo Fiore, affiancato dai magistrati Manuela Matta e Patrizia Castellano. I due imputati avrebbero agito nel corso degli ultimi mesi.
Le segnalazioni decisive, inoltre, sarebbero arrivate proprio dalle vittime dei presunti soprusi. Entrambi furono arrestati dagli agenti di polizia del commissariato e dai carabinieri del reparto territoriale in diverse occasioni. Il processo a loro carico si è appena aperto, sono difesi dagli avvocati Rocco La Placa e Carlo Morselli.
Fin dal primo momento, hanno escluso qualsiasi forma d’imposizione anche rispetto all’eventuale esercizio della prostituzione da parte di una delle loro presunte vittime.