Caltanissetta. È stato condannato a 10 anni di reclusione e al pagamento di un risarcimento per le parti civili del processo, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, l’imprenditore Pietro Di Vincenzo, ex presidente dell’Ance Sicilia ed ex presidente degli industriali di Caltanissetta.
Di Vincenzo, è stato condannato per estorsione ai propri dipendenti, per alcuni episodi in cui è stato ritenuto colpevole. Secondo la tesi del Pm dell’accusa, Alessandro Aghemo, confermata dalla sentenza emessa dal Tribunale di Caltanissetta (presidente Giacomo Montalbano, a latere Carla Aurora Valenti e Valerio Sasso), Di Vincenzo avrebbe costretto i dipendenti a restituire parte della busta paga, pena il loro licenziamento. L’imprenditore, in carcere dal 4 giugno 2010, è stato assolto dagli altri reati contestati, quali intestazione fittizia di beni e ricettazione di un fonogramma della Guardia Di Finanza, ottenuto in circostanze misteriose, prima del sequestro di beni nei suoi confronti, e contenente l’elenco dei beni da sequestrare. Per Di Vincenzo, 67 anni, l’accusa aveva chiesto 12 anni di reclusione. Nell’operazione delle Fiamme gialle e della Squadra mobile, venne sequestrata anche la Novacostruzioni, ramo di azienda che si occupava di rifiuti nel consorzio Nissambiente, secondo l’accusa intestata fittiziamente all’imprenditore Sirugo di Siracusa.