Gela. Quattro sentenze, tutte passate in giudicato, che potrebbero cambiare, quasi radicalmente, il sistema degli espropri e dei successivi pagamenti addebitati alle casse di Palazzo di Città.
Mentre i giudici, sia del tribunale che della corte d’appello di Caltanissetta, hanno riconosciuto l’illegittimità di espropri ed occupazioni, per un totale di circa seicentomila euro: l’amministrazione comunale ha deciso di chiedere questi stessi soldi all’Istituto autonomo case popolari e all’associazione Modernopoli.
Espropri ed occupazioni, infatti, sono stati realizzati proprio per consentire ai funzionari dello Iacp e ai soci di Modernopoli di avviare i cantieri. Così, dopo aver commissionato diverse consulenze ad esperti del settore, l’amministrazione ha deciso di agire in giudizio per ottenere una somma almeno uguale a quella che verrà versata ai proprietari dei terreni espropriati. La somma più consistente, superiore ai trecentosessantamila euro, dovrà essere pagata al proprietario di un’area da oltre cinquemila metri quadrati espropriata per consentire la realizzazione di alloggi sociali su mandato dell’Istituto autonomo case popolari.
Oltre alla maxi indennità d’esproprio, i giudici della corte d’appello di Caltanissetta hanno riconosciuto al proprietario dei terreni quella d’occupazione e le spese legali.
Centoquarantacinquemila euro, invece, spettano a sei proprietari di terreni espropriati in contrada Olivastro. In questo caso, l’amministrazione intervenne per agevolare il via alla costruzione di trenta alloggi sociali commissionati dalla cooperativa La Margherita.
Cifre che sono state avallate, anche questa volta, dai magistrati della corte d’appello di Caltanissetta ai quali si sono rivolti i legali degli originari proprietari.
Non è andata meglio con l’esproprio messo in atto allo scopo di permettere la costruzione, commissionata dallo Iacp, di ventidue alloggi sociali. Più di sessanta mila euro dovranno essere pagati in favore dei tre proprietari che hanno dovuto rinunciare ai loro terreni.
Ultimo, solo in ordine di tempo, il verdetto emesso dai giudici del tribunale che hanno condannato i funzionari dell’ente comunale al pagamento di oltre ventimila euro, destinati ad essere rivalutati fin dal 1998, per un esproprio messo in atto in contrada Olivastro. Attività legata all’edificazione della nuova zona residenziale di Modernopoli.
Adesso, però, l’amministrazione comunale ha deciso che i soldi non usciranno più solo dai forzieri del municipio ma da quelli di Iacp e associazione Modernopoli.
Ai giudici, l’ardua sentenza.