Gela. Un legame a doppio filo quello che secondo la Direzione Distrettuale Antimafia esisterebbe tra l’imprenditore gelese Emanuele Catania, specializzato nel settore ittico, e il clan Rinzivillo.
Emessa una ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo di 67 anni. Insieme agli imprenditori Carmelo e Angelo Giannone, per conto del boss Salvatore Rinzivillo, avevano il compito di amministrare società e ditte individuali,tutte attive nel commercio all’ingrosso ed al dettaglio di prodotti ittici.
Sono numerosi i collaboratori di giustizia che hanno indicato Catania come imprenditore al servizio del clan di Cosa Nostra,fin dai primi anni novanta. Parallelamente all’arresto di Catania, i finanzieri del G.I.C.O. di Roma e la Squadra Mobile di Caltanissetta hanno dato esecuzione al sequestro preventivo di una ditta individuale, nonché del capitale sociale e dell’intero compendio aziendale di altre tre società di capitali, tutte con sede a Gela, per un valore complessivo di stima pari a circa 7 milioni di euro.