Gela.Niente scalata, da fuori, al Partito Democratico locale.
“Bisognava partire prima…”. Quello continuano a tenerselo i grandi vecchi, che da dietro le quinte decidono il cartellone della stagione teatrale. L’ex assessore della giunta Fasulo, l’attuale consigliere comunale Giuseppe Ventura, pensava di poterli mettere in difficoltà i dem, soprattutto dopo essersene andato sbattendo la porta. Invece, niente Ars e niente smacco agli ex compagni. Ventura attendeva un risultato migliore e non lo nega. “Non sono soddisfatto, questo è chiaro – dice – pensavo ad un risultato decisamente migliore. Cosa non è andato? Probabilmente, qualche defezione ci sarà stata, ma ho sbagliato a credere che la campagna elettorale per le regionali si potesse gestire e portare avanti come ho fatto con le comunali. Bisognava partire molto tempo prima, mentre io, ancora a settembre, dovevo decidere se correre oppure no”.
“La giunta Fasulo? Non ho nulla da rimproverarmi”. L’attuale capogruppo in consiglio comunale di Sicilia Futura, quindi, la mette soprattutto sull’aspetto organizzativo. E se fosse pesata proprio l’eredità Fasulo? “Non credo – continua – se i cittadini mi avessero voluto bocciare, lo avrebbero potuto fare alle comunali di due anni fa, invece ho ricevuto settecento voti. Io non ho nulla da rimproverarmi rispetto all’esperienza della giunta Fasulo. Dai rifiuti agli eventi ho sempre garantito risultati alla città”. Una cosa è certa, Ventura, che ha voltato le spalle ai dem, non va all’Ars, mentre proprio i suoi ex compagni di partito piazzano l’acuto di Giuseppe Arancio, riconfermato all’Assemblea regionale. “Non posso che fargli i complimenti – continua – ma non credo che l’elezione di Arancio risolva gli enormi problemi interni al partito. Prima di questa campagna elettorale, io non mi ero mai candidato all’Ars, chiudo con circa 1.800 voti, dopo averne ottenuti 700 alle amministrative. Non so dire se sono in calo o in aumento. Quelli del Pd, invece, hanno certamente ottenuto molti meno voti rispetto a cinque anni fa, quando solo in città Giuseppe Arancio e Miguel Donegani hanno totalizzato più di 6 mila voti”. Per i dem, proprio Ventura è tra quelli che avrebbero voluto mettere in crisi la segreteria cittadina del Pd, retta da Peppe Di Cristina, magari nel tentativo di tornare a riprendersi il partito. Il risultato elettorale, però, i malandati muri di casa dem li tiene ancora in piedi. Sicilia Futura, a questo punto, è ad un bivio, almeno in città? Il capogruppo Ventura lo esclude. “Il progetto prosegue – conclude – ripartiamo da quanto fatto alle regionali”. Ventura c’ha provato, ma probabilmente non tutti l’hanno seguito.