Gela. E’ Rocco Massimo Iacona, 44 anni, l’operaio che ha perso la vita sul lavoro all’interno della discarica di Timpazzo.
Sarebbe stato schiacciato dalla pala meccanica manovrata da un operatore della Nova Ambiente. Il drammatico episodio si è verificato intorno alle tredici.
L’impatto si è rivelato fatale per il malcapitato, dipendente dell’impresa Multiservice di Nuccio Li Pomi. I suoi colleghi di lavoro non hanno potuto nulla per sottrarlo al suo tragico destino.
Il quarantaquattrenne in discarica era anche delegato sindacale della Cgil. I carabinieri hanno avviato le indagini per fare luce sull’incidente mortale.
I familiari dello sfortunato Rocco Iacona sono giunti presso la discarica dove hanno avuto la conferma dell’avvenuta tragedia.
Sulla tragedia è intervenuto il segretario della Cgil, Ignazio Giudice, affranto dal dolore. “Non vi è una spiegazione alla morte – spiega Giudice -, da vivo spesso mi interrogo sul perchè accadono eventi ingiusti. Oggi sono sconvolto, è morto un uomo, un lavoratore, un amico, un rappresentante sindacale dalla grande carica umana. È tutto così ingiusto, tutto così disumanamente pesante e nel frattempo l’Italia ed il mondo si interrogano sui sistemi di sicurezza – accusa – e tra una legge annunciata e un convegno si continua a morire. Per Rocco e per tutti gli eroi normali il mondo del lavoro ha bisogno di leggi umanamente giuste, comprensibili a chi resta, adeguate alla modernità dei mezzi ed alla vigilanza che non può permettersi di assentarsi, neppure per un attimo, neppure per un attimo”.