Gela. Da oltre un anno senza lavoro e senza troppe prospettive di ritornare tra gli impianti della fabbrica Eni. Così, davanti all’assenza di qualsiasi notizia relativa al loro prossimo futuro, venti operai potrebbero direttamente rivolgersi al prefetto di Caltanissetta Carmine Valente.
Sono tutti ex dipendenti delle società Remosa e Procontrol: aziende che, però, non fanno più parte dell’indotto dello stabilimento di contrada Piana del Signore.
Mentre gli ex Remosa affrontano la mobilità, gli operatori della Procontrol messa in liquidazione sono riusciti ad avere, solo in alcuni casi, quanto dovuto per la cassa integrazione. Non riescono più a sostenere gli impegni economici personali e non appare imminente un eventuale loro riassorbimento. Così, vogliono cercare di coinvolgere il prefetto Valente.
I sindacati dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil, intanto, attendono una convocazione prefettizia proprio sul caso Remosa e Procontrol.
In molte occasioni, i lavoratori rimasti esclusi dal ciclo produttivo hanno contestato i criteri di scelta assunti dalle nuove società subentrate in fabbrica. I loro moniti, almeno per il momento, non sembrano aver sortito particolari effetti.