Gela. Entro un anno e mezzo l’Eni collocherà mille dipendenti in mobilità lunga. Non ci saranno però licenziamenti o esuberi perchè si tratta di lavoratori vicini alla pensione o operai cui mancano pochi anni per giungere al collocamento in congedo.
Nel contempo sarà possibile procedere entro i prossimi tre anni all’assunzione a tempo indeterminato di 300 giovani laureati e diplomati.
L’accordo è stato raggiunto e firmato ieri i vertici nazionali dell’azienda e i sindacati del settore, Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil a Roma. Alla Raffineria di Gela non ci saranno ripercussioni negative. Attualmente la forza lavoro nel diretto è di 1050 unità, ovvero quello standard limite che l’Eni si era già imposta per assicurare competitività sul mercato.
L’accordo prevede investimenti, ricerca e occupazione, una diversa organizzazione del lavoro, maggiore flessibilità produttiva e strumenti adeguati per la programmazione delle future fermate d’impianti per gestire situazioni di crisi di mercato. I dettagli del piano industriale dell’Eni saranno illustrati alle organizzazioni sindacali nella prossima settimana, durante un successivo incontro a Roma.