Gela. Acqua torbida e maleodorante: negli ultimi giorni, come confermato dall’ordinanza firmata dal primo cittadino Angelo Fasulo, il fronte idrico ha riservato sprazzi tutt’altro che piacevoli.
“A questo punto – dice il vice presidente del consiglio provinciale ed esponente della Destra Vincenzo Cascino – il sindaco dovrebbe assumere posizioni molto più rigide. Perché i cittadini dovrebbero pagare l’intera tariffa davanti ad un servizio sempre più carente? Qualcuno ha mai pensato a tutte le patologie che possono innestarsi con l’uso, anche a livello di sola igiene personale, dell’acqua erogata nelle nostre case?”.
In sostanza, Cascino chiede, a gran voce, un ulteriore intervento del primo cittadino: allo scopo di consentire il pagamento del solo cinquanta percento. “Mi sembra il minimo – continua Cascino – davanti ad una situazione gravissima”.
Di parere opposto è, invece, proprio il sindaco Angelo Fasulo.
“L’ultima ordinanza emessa – dice il primo cittadino – non ha nulla a che vedere con il presunto inquinamento dell’acqua nelle zone di Fondo Iozza e Caposoprano. Si è trattato solo di un errore di manovra commesso dai tecnici che Caltaqua che, per questioni tecniche, ha prodotto una maggiore torbidità dell’acqua. Il problema si risolverà, al massimo, entro i prossimi giorni”.