Gela. Perché una banca Spa nel nostro territorio? Per molto tempo mi sono interessato al mondo cooperativistico con esperienze in cooperative di consumo, finanziarie e Bcc e considerando i limiti territoriali, giuridici ed economici, costituzione di una banca a capitale illimitato sotto forma capitalistica dove la remunerazione del capitale ha una funzione importante, tenendo in debita considerazione i rapporti sociali con il territorio di appartenenza e la Banca Obiettivo Spa è oggi una realtà.
Il comitato promotore formato da persone qualificate in ambito bancario sono di Acireale, Agrigento,Trapani, Niscemi, Roma e Gela dove nascerà la sede sociale della banca.
Questi ultimi anni sono stati caratterizzati da un processo di concentramento del mondo bancario con relativa perdita dei rapporti con gli operatori economici della piccola e media impresa ed in particolare delle famiglie. La nostra banca che nasce nei territori di appartenenza ha come funzione prioritaria il ripristino di questo rapporto e attraverso la raccolta frazionato con il coinvolgimento di molti operatori economici del territorio, alla stessa banca d’Italia dovrebbe trovare favorevole accoglimento. In effetti, radicare una struttura bancario in loco con una raccolta molto frazionata deve sicuramente costituire un volano di sviluppo atto a rilanciare il territorio attraverso il processo del moltiplicatore economico che porta con lo sviluppo del sistema influenzato dagli investimenti che rappresentano una delle componenti importanti della domanda aggregata.
Il nostro meridione dall’unificazione del regno Italico (oggi si sono festeggiati i 150 anni) è stato vessato e distrutto sia dal punto di vista economico che sociale. Basta sapere come il regno delle due sicilie era evoluto prima dell’unificazione in ambito industriale ed agricolo dove l’immigrazione dei popoli del nord era considerevole e subito dopo l’unificazione il movimento migratorie si è invertito considerevolmente, (basta leggere “Giù al sud” e “Terroni“ di Pino Aprile).
Le infrastrutture Italiane si sono fermati a Roma, strade e ferrovie sono state costruite solo ed esclusivamente al nord e il finanziamento alle imprese di interesse nazionale vengono concessi a strutture che hanno radici solo tra i popoli del nord mentre per le fabbriche di origine meridionale si applicavano tutti i sistemi per distruggerli. Ultima operazione di questo tipo è la chiusura del banco di Napoli e del banco di Sicilia con la Cassa centrale di risparmio. Certo oggi ci troviamo in un regime di recessione, però continuando a comprimere i consumi con maggiore tasse, il processo economico non si mette in moto,anzi continua a regredire senza nessuna speranza.
L’amministrazione cittadina è impegnata in altre attività (ritengo non produttive) perciò attivare certe politiche economiche che mettono in moto il sistema economico stagnante non se ne parla.
Noi non vogliamo fare polemiche non costruttive e ci poniamo a mettere le basi per superare questo periodo di crisi in maniera propositiva, siamo convinti che la teoria del fisico francese Antoine Lavoisier non può essere applicata al contrario e qui, però, tutto si è distrutto e ninte si è costruito.
Michelangelo toglieva solo il superfluo dalle lastre di marmo.Il meraviglioso arco di porta marina viene ricoperto di tavole per ripristinare il rinascimento Italiano. Gela è una città che ha bisogno di tutto e noi non pensiamo di dare soluzione a tutti i problemi che assilla la nostra città. Ma vogliamo solo partire con una struttura bancaria Spa che possa dare un minimo spiraglio di prospettiva ai territori interessati e minduce noi tutti a ben sperare per il futuro.