Gela. Finisce agli arresti domiciliari il ventunenne Rosario Lignite. La polizia ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale Fabrizio Molinari su richiesta del sostituto procuratore Silvia Benetti.
Il giovane è ritenuto uno degli autori di un furto in appartamento a Caposoprano avvenuto nel marzo scorso. Nello specifico un agente di polizia, libero dal servizio, mentre si trovava nei pressi del quartiere Caposoprano, aveva notato un motorino bianco con a bordo due persone che si aggiravano con fare sospetto.
Dopo pochi minuti, gli stessi parcheggiavano lo scooter ed entravano in un vialetto non illuminato, si arrampicavano sulla grondaia di un palazzo e scavalcando il balcone cominciavano a forzare la porta finestra in alluminio del primo piano, entrando subito dopo all’interno di un’abitazione.
Qualche minuto più tardi, i due complici scendevano di nuovo dalla grondaia e si davano alla fuga poiché inseguiti dal poliziotto e da altro personale della sezione investigativa intervenuto sul posto. Uno dei due malviventi con la refurtiva ancora in mano era riuscito a scappare mentre, dopo un lungo inseguimento, intercettato e fermato presso l’ospedale. Il motorino risultava intestato a Lignite.
In sede di denuncia, la vittima ha riferito che dall’appartamento erano stati rubati svariati oggetti in oro, in particolare: una collana, alcune spille, un bracciale e diversi ciondoli. Lignite era già attualmente sottoposto alla sorveglianza speciale di PS, ed ha precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare per rapine e furti. Le indagini ora tendono a verificare il coinvolgimento di Lignite in altri furti compiuti con lo stesso modus operandi oltre che per individuare il complice.
