Gela. E’ morto prima di ottenere una certificazione d’invalidità civile da parte del centro Uva di via Madonna del Rosario. La commissione ha slittato la seduta fissata per il 25 settembre, a data da destinarsi.
Nel frattempo il pensionato, Giuseppe Luca di 79 anni, ha chiuso gli occhi per sempre. Non ha potuto nulla contro l’avanzare dell’alzheimer degenerativo che a luglio gli era stato diagnosticato da Nicola Cosentino, medico del centro diurno dell’Asp.
“La malattia è stata più efficace dell’iter burocratico del centro Uva – accusa Salvatore Luca, figlio del malcapitato – non lasciando scampo a mio padre che nonostante l’alzheimer degenerativo non ha potuto contare delle giuste cure. Il medico è andato in ferie e le operatrici del centro Uva non hanno saputo indicarmi una via alternativa.
Non sono riuscito nemmeno a ottenere la certificazione d’invalidità di una persona che in pochi giorni aveva perso la mobilità e ogni cognizione del tempo. Probabilmente nemmeno le cure avrebbero sottratto mio padre dal tragico epilogo, di certo la malasanità rende più amara anche la morte”.