Gela. La disperazione si spinge a tal punto che si perde la ragione. A farne le spese è stato il parlamentare regionale Pino Federico, aggredito nel suo studio medico da una persona conosciuta. Il medico è stato colpito da alcuni pugni al volto, uno dei quali gli ha procurato la frattura del setto nasale.
Pare che l’aggressore, un trentacinquenne, padre di tre figli, abbia sferrato una testata al volto di Federico al culmine di una discussione. E’ stato lo stesso onorevole a recarsi in ospedale per farsi refertare e curare la ferita al naso. Le sue condizioni non sono gravi ma è apparso scosso per l’accaduto.
“Non ho subito conseguenze così gravi – dice il deputato – certamente, si tratta di un gesto molto grave”.
Al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele sono accorsi gli amici fidati di Federico, dall’assessore Ugo Costa al consigliere Terenziano Di Stefano ed altri (al palazzo di città si era da poco conclusa una seduta del consiglio comunale). Sembra comunque che Federico non voglia sporgere denuncia contro l’aggressore. L’uomo rivendicava un lavoro, essendo disoccupato e padre di tre figli. Un caso di disperazione, come ce ne sono a decine, emblema del dramma sociale di cui parla proprio oggi sul nostro giornale Don Luigi Petralia. Adesso spetta alla forze dell’ordine decidere se aprire un fascicolo contro l’aggressore. In serata Federico è tornato a casa dalla sua famiglia.