Gela. Arriva quasi come una doccia fredda la convocazione da parte dell’Ato ambiente ai titolari delle imprese del consorzio Eco Med, presieduto da Matteo Consoli, che per anni ha gestito il servizio di raccolta dei rifiuti.
Lo scorso fine settimana hanno accusato l’amministrazione comunale di essere stati abbandonati per non avere ricevuto dopo due anni i circa 7 milioni di euro dei servizi effettuati. Avevano scelto il pulpito della chiesa di San Rocco, durante i funerali di Nunzio Cannizzo di 49 anni. L’imprenditore deceduto era loro socio e componente della Econet. Insieme si erano opposti agli uomini del pizzo non riuscendo però a ottenere le spettanze per il servizio di gestione integrata dei rifiuti. Sulla vicenda era intervenuto anche il parroco, don Enzo Romano, usando parole pesanti contro la classe politica. Due giorni dopo i funerali di Cannizzo, il commissario liquidatore dell’Ato Ambiente, Giuseppe Panebianco, ha firmato la convocazione per la stipula della transazione relativa al servizio di raccolta differenziata effettuato fino al marzo 2010. “E’ una strana coincidenza – precisa il consorzio – Non conosciamo i termini della transazione. Pare che vogliano riconoscerci il 50 per cento. Ci stupisce il fatto che la convocazione arrivi il giorno dopo la morte di Nunzio Cannizzo senza nemmeno notificarla al nostro legale. Continuiamo a sentirci presi in giro. Dallo stato non ci facciamo fare estorsioni”. L’incontro è previsto per oggi pomeriggio alle 4 alla presenza del sindaco Angelo Fasulo, del commissario Panebianco.