Dopo anni arrivano camere a coke Eni: Chiesta area provvisoria per collocarle

 
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Gela. L’amministratore delegato di raffineria di Gela Bernardo Casa ha, nelle scorse settimane, presentato richiesta per avere a disposizione dell’azienda l’area di stazionamento marittimo appena realizzata a ridosso del porto rifugio.

Una mossa che si collega alla necessità di far arrivare in fabbrica le due camere a coke attese da anni, necessarie allo sblocco dell’investimento previsto per il rifacimento dell’impianto cocking 2 dello stabilimento di contrada Piana del Signore.
La perenne inadeguatezza delle infrastrutture a supporto del sito industriale Eni ha paralizzato qualsiasi tentativo di far arrivare le due camere.
Adesso, però, sembra che le strutture possano giungere. L’area prescelta si estende per circa 990 metri quadrati e gli operatori locali della multinazionale se ne dovrebbero servire per sei mesi. Non a caso, la richiesta firmata dal manager Eni, indirizzata ai funzionari dell’ufficio demanio marittimo di Porto Empedocle e Gela, riguarda proprio l’occupazione temporanea dello spazio.
Nelle ultime settimane, anche durante una recente riunione organizzata insieme ai segretari sindacali del settore chimico, i responsabili della fabbrica non hanno nascosto ulteriori perplessità sull’eventuale tenuta della struttura viaria che dal punto d’arrivo delle camere giunge in fabbrica.

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