Gela. Quello del distacco dei contatori anche a danno delle famiglie che hanno già versato il cinquanta percento di quanto dovuto alle casse di Caltaqua è un problema politico e non giudiziario.
Ne è convinto, infatti, il coordinatore cittadino del Pdl Massimiliano Falvo.
“La recente decisione assunta dai giudici del tar di Palermo – spiega – dovrebbe far riflettere. I magistrati sostengono che l’ordinanza firmata a marzo dal sindaco per fermare i distacchi dei contatori non poteva essere emessa. Ma lo vogliamo capire che si tratta di un problema politico?”.
Falvo, così, invita l’amministrazione retta dal sindaco Fasulo a prendere una posizione forte nei confronti dei manager di Caltaqua.
“Non riesco a capire – continua – come facciano i dirigenti di Caltaqua a pretendere il pagamento per intero delle bollette quando i servizi sono così scadenti. Molte zone della città soffrono disperatamente”.
Allo stesso tempo, Falvo lancia la carta legata ad un altro atavico problema del rapporto fra amministrazione comunale e Caltaqua: quella della realizzazione della rete idrica di Manfria. “Questo è un punto decisivo – ammette ancora – bisogna fare presto. Manfria dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città. Allora, si apra ai privati per dare una mano a tutti e assicurare la realizzazione di opere di contorno”.
Intanto, Falvo ribadisce la richiesta di un tavolo tecnico sulla questione idrica: aperto ai responsabili di Caltaqua e a quelli dell’Ato Cl6.