Gela. E’ stato travolto dagli scaffali dell’ufficio archivio del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. Per un dipendente dell’Azienda sanitaria provinciale si è rivelato indispensabile ricorrere alle cure mediche del Pronto soccorso.
I medici avrebbero dimesso lo sfortunato lavoratore subito dopo, giudicandolo guaribile in pochi giorni. Sulla vicenda è intervenuto, Salvatore Russello, segretario provinciale della Cisl, il quale ha sottolineato una leggerezza da parte del manager dell’Asp nell’avviare le manutenzioni affidate ad imprese di Caltanissetta. “Mi dispiace che questa mattina si sia verificato un infortunio all’ufficio archivio. Questo episodio si poteva evitare. Alcuni anni fa fui chiamato da alcuni dipendenti che accusavano problemi strutturali degli scaffali. Spero che l’amministrazione provveda con sollecitudine per prevenire gli incidenti. Il dipendente so che si è recato al Pronto soccorso, mi auguro stia bene. Noi dobbiamo verificare che da subito vengano attivate tutte le procedure per mettere in sicurezza l’ufficio archivio per evitare che accadano altri episodi incresciosi come questo”. Il direttore del presidio, Luciano Fiorella, ieri mattina ha effettuato personalmente un sopralluogo all’ufficio teatro dell’infortunio sul lavoro. Lo stesso preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione anche se si è immediatamente sincerato dello stato di salute del lavoratore travolto dai fascicoli e dagli stessi scaffali. Intanto l’ospedale continua ad accusare disagi, tra ascensori guasti e strutture carenti. “Devo ammettere che arrivano parecchie segnalazioni da parte di quasi tutti i lavoratori delle diverse unità operative dell’ospedale di via Palazzi – aggiunge Salvatore Russello – E’ chiaro che la perdita da parte dell’azienda ospedaliera dell’autonomia, da un punto di vista economico, non fa altro che allungare l’iter di per sé farraginoso. Gli uffici tecnico, provveditorato ed economato non sono più autonomi come invece previsto dalla legge. Bisogna creare risorse per agire autonomamente e rispondere alle emergenze senza aspettare i tempi biblici di Caltanissetta”.