Gela. L’arte sotto ogni sua forma è sempre, prima che pura evasione, strumento di crescita culturale e spirituale.
A dimostrarlo sono stati i componenti dell’associazione “Sacro cuore” che hanno danzato tra le lacrime dinanzi agli occhi stupiti dei detenuti del carcere circondariale Balate. I ballerini capitanati da Mirko e Antonino Runza si sono commossi dinanzi a questa inconsueta platea. “Questo è l’inizio di un percorso di crescita- ha detto il presidente Emanuele Zappulla- ci sono in campo altri progetti ben più ampi. Il sogno è quello si poter far lavorare i detenuti fuori dal carcere per permettere loro una rieducazione vera e propria”.
Gli artisti tutti gelesi hanno della scuola Lions dance hanno portato tra le mura del carcere la bellezza che deriva dalla danza tra la commozione di tutti.