Gela. “La Costa d’Avorio diverrà paese emergente entro il 2020. Il piano nazionale del lavoro dedica quasi 22 miliardi di dollari in investimenti. Il 60% per cento provengono dal settore privato. 15 mila fanno parte del made in Italy”.
Questi sono alcuni tra i tanti dati emersi nella giornata di lavoro di stamane intitolata “La Sicilia quale ponte ideale verso nuovi mercati di sbocco- La Costa d’Avorio”, organizzata dallo staff della Pubblimpresa capitanato dalla responsabile area estero Rossella Belluccia e l’amministratore Rosario Grillo.
Location dell’incontro, l’aula consiliare divenuta così teatro di confronto tra due realtà economiche differenti anche se per certi aspetti non molto distanti, quali Gela e la Costa d’Avorio. Locali e internazionali le figure istituzionali che hanno presenziato all’evento: tra questi il sindaco Angelo Fasulo, il presidente dell’aula consiliare Giuseppe Fava, Aime Gnahe consigliere economico e commerciale dell’ambasciata della Costa d’Avorio in Italia e Ferdinando Veneziani, console onorario della repubblica di Costa d’Avorio circoscrizione Sicilia.
Un’iniziativa inedita e privata progettata dalla Pubblimpresa srl che senza alcun incoraggiamento da parte degli enti pubblici ha deciso, in seguito ad una serie di studi di fattibilità, di puntare sull’obiettivo internazionalizzazione, condizione dettata dalle stesse regole di un mercato sempre più globalizzato. Un obiettivo che non richiede capitali di enormi dimensioni e perciò mira nello specifico alle piccole e medie imprese. In tal senso, Pubblimpresa si inserisce attraverso il supporto di un team di professionisti volti ad accompagnare in questa avventura le imprese locali. Hanno rappresentato stamane le diverse aree che compongono lo staff Pubblimpresa: Bruno Belluccia e Nuccio di Paola, area information e tecnology; Cettina Gallo, area interpretariato; Emanuela Abela, area legale; Giuseppe Cammarata, area commerciale; Veronica Ventura e Fabiola Polara, area comunicazione; Massimo Turco, area mediazione culturale.
L’incontro è stato scandito da una serie di interventi di natura economica e fiscale volti ad illustrare le condizioni economiche favorevoli che caratterizzano la terra ivoriana e che permetterebbero agli imprenditori di settori diversificati, dal turismo all’edilizia e all’agricoltura, di cogliere opportunità allettanti di investimento in un paese oramai in via definitiva di sviluppo.
Hanno partecipato, inoltre, il presidente dell’ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Gela, Giuseppe Nicoletti, il presidente dell’associazione antiracket Renzo Caponetti e diversi esponenti dell’imprenditoria locale.
“Stiamo sperimentando un momento negativo dal punto di vista economico, non solo in quanto gelesi legati da sempre all’attività economica di un industria dal futuro oramai incerto, ma anche in quanto italiani. E’ giunto dunque il momento di diversificare gli investimenti nell’ottica di internazionalizzazione, facendo tesoro dei rapporti che Pubblimpresa ha instaurato con la Costa d’Avorio” ha dichiarato Nicoletti.
“Basterebbero dieci mila euro per fare decollare un progetto imprenditoriale nella nostra terra” afferma il console della Costa d’Avorio, Aime Gnahe “e l’Italia è un pò in ritardo rispetto agli investitori di altri paesi d’Europa. Crediamo in Gela così come nella Sicilia per la vicinanza geografica e per alcune analogie che accomunano i nostri territori.”
Ha moderato l’incontro, Fabiola Polara.
Fotografia, Roberto Furnari.