Gela. Migliaia di fedeli hanno assistito al rituale religioso della crocifissione del Cristo in piazza Calvario.
In una giornata di sole, il clero ha parlato di una città malvagia e piena di umiliazioni, dove “purtroppo ancora il bene comune viene ad essere solamente ipotizzato e sognato – spiega monsignore Grazio Alabiso – Assistiamo impotenti a tante paure, come quelle riconducibili agli scippi, i rapine e gli incendi dolosi facilitati dall’omertà, lontani dalla verità.
Così spogliando Cristo si spoglia la città dalla propria dignità”. Sull’altare di piazza Calvario non è voluto mancare il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Michele Pennisi, preoccupato per le incertezze occupazionali ed economiche che contraddistinguono la città, “sfociate anche con il gesto disperato della pensionata che si è uccisa lasciandosi cadere nel vuoto dalla sua terrazza”.
Le istituzioni, dal sindaco al presidente del consiglio comunale, ai tre onorevoli, hanno assistito in silenzio alle prediche del rituale della crocifissone.
