Gela. Figlio di un umile operaio, come lui stesso si è definito, il presidente della regione Rosario Crocetta diventa socio onorario del prestigioso club Nautico, adesso diretto dall’imprenditore Luca Callea.
L’ufficializzazione si è avuta sabato, a conclusione di una lunga serata di gala. “Ringrazio tutti per questa possibilità – ha detto il presidente Crocetta – ero un ragazzo di questa città, come tanti del resto. Ero sempre impegnato in strada. La politica mi ha consentito di confrontarmi con i veri problemi, nel tentativo di mettere in luce ingiustizie e diseguaglianze”.
L’intervento dell’ex sindaco si è svolto alla presenza di buona parte dei soci del club e di una fetta della politica locale. C’era il sindaco Angelo Fasulo, a sua volta socio, insieme ai deputati regionali Pino Federico e Giuseppe Arancio. Alla serata ha preso parte il presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava. In sostanza, non hanno mancato di fare gli onori di casa le massime cariche della città e del locale Partito Democratico.
Il presidente Crocetta, comunque, ha puntato il dito contro la tendenza all’eccessivo autolesionismo che caratterizzerebbe i suoi stessi concittadini. “Noto sempre più spesso – ha ribadito – che i principali detrattori di questa città sono gli stessi abitanti. Invece, ne dovremmo andare fieri nonostante tutti i problemi. Abbiamo un’associazione antiracket sempre più attiva, importanti investimenti pubblici si stanno per sbloccare, compresi quelli destinati al porto commerciale, e non dimentichiamo la zona franca commerciale”.
Oltre all’ammissione di diritto dell’ex primo cittadino, il neo presidente Luca Callea, appena succeduto ad Ennio Greco, ha aperto le porte del club Nautico anche all’imprenditore-armatore Massimo Barranco, anima del progetto velistico Vela del Sud: impegnato su importanti fronti di gara internazionali.
A fare da spalla al presidente della regione, c’era anche il suo assessore Mariella Lo Bello, titolare del settore territorio e ambiente. Non è mancato neanche un ultimo appunto su quella città da lui governata per quasi due mandati consecutivi.
“Arrivo sempre – ha concluso Crocetta – con un misto d’amore e di rabbia. Questa terra dev’essere abbellita. La dobbiamo rende gradevole per gli occhi di tutti”.