Palermo. «L’improvvisazione e l’ approssimazione dell’amministrazione Crocetta sono ormai una costante della nuova Sicilia voluta dall’ex sindaco di Gela». Lo affermano le segreterie di Fnsi e Assostampa sulla decisione del governatore di chiedere ai 21 giornalisti dell’ufficio stampa della Regione licenziati nei giorni scorsi la restituzione di buona parte dello stipendio di novembre.
«Andato a raccogliere applausi negli studi della tv pubblica per annunciare 21 licenziamenti, con l’aiuto benevolo del suo consulente per l’immagine – si legge in una nota congiunta – adesso Crocetta si supera. Non soltanto caccia i giornalisti ma, senza alcun senso del ridicolo, chiede indietro i soldi per un periodo in cui i giornalisti hanno regolarmente lavorato. Il sindacato dei giornalisti ha già diffidato il presidente e la sua amministrazione che, giorno dopo giorno, dimostrano non solo di non avere alcuna continenza burocratica ma di volere impunemente violare e fare carta straccia di leggi, contratto di lavoro, diritti e rispetto dei lavoratori».
«A Crocetta, alla costante ricerca di nuove ribalte e di nuove simpatie mediatiche – aggiungono Fnsi e Assostampa – ricordiamo che l’appuntamento con la Federazione nazionale della stampa e con l’Associazione siciliana della stampa, che lui ha sempre rifiutato di incontrare disprezzando ogni più elementare regola di educazione sindacale, resta fissato davanti a un giudice della Repubblica. E lì – conclude la nota – non basterà fare annunci e raccogliere applausi concordati, ma occorrerà rispondere del rispetto delle leggi e della legittimità dei propri comportamenti. Ma forse Crocetta lo ignora».