Gela. “Questa, è una città in guerra. Non possiamo ammettere che da Roma venga deciso un indiscriminato taglio del numero di giudici in servizio in tribunale e alla procura”.
E’ stata netta la presa di posizione del consigliere socialista Piero Lo Nigro durante la riunione di lunedì sera convocata proprio per discutere della questione. La città, in sostanza, stando a Lo Nigro e agli altri esponenti del civico consesso, avrebbe subito una profonda ingiustizia.
“Atti intimidatori e danneggiamenti – ha aggiunto – proseguono con una frequenza terribile e il ministero cosa fa? Riduce l’organico del nostro tribunale che, invece, costituisce un vero baluardo a difesa dell’ordine pubblico e della sicurezza”. L’esponente socialista, così, propone di organizzare, senza perdere altro tempo, una delegazione pronta ad interloquire con i funzionari del ministero.
“Io – ha continuato – sono pronto anche a gesti eclatanti”. Mentre riprendono con intensità gli attentati incendiari, sei auto distrutte dal fuoco in appena tre giorni, i consiglieri rilanciano la questione sicurezza.
“Stiamo attenti – ha ammonito Guido Siragusa dell’Udc – questa volta, non sarà sufficiente un semplice documento. Ci vuole un’azione forte. La battaglia contro la criminalità organizzata è tutt’altro che vinta”. Nonostante una certa disattenzione dell’aula, messa in luce dallo stesso Lo Nigro, e l’assenza di buona parte dei rappresentanti del Partito Democratico: durante il dibattito, non sono mancati gli inviti ad agire senza tentennamenti.
“Non dimentichiamo – ha detto Luigi Farruggia di Grande Sud – i morti ammazzati durante la guerra di mafia. Non possiamo permetterci che scelte governative possano incidere sul nostro futuro o costringerci, nuovamente, all’oscurità criminale”.
Lo stesso primo cittadino Angelo Fasulo, presente in aula, ha messo in luce tutti gli errori che hanno condotto alla decisione del taglio dei giudici.
“Parliamo – ha ammesso – di criteri che non stanno né in cielo né in terra”. Dello stesso tenore gli interventi di Gaetano Trainito, Antonino Ventura, Maria Pingo e Giovanna Cassarà. Il consigliere Piero Lo Nigro, già nei prossimi giorni, cercherà di interloquire con i livelli più alti dell’amministrazione giudiziaria: in attesa di poter raggiungere, insieme agli altri colleghi, l’obiettivo dell’incontro con il ministro della giustizia Paola Severino.