Consiglio comunale su Agroverde, Falvo (FI): “E’ stato il discorso di Ponzio Pilato”

 
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Gela.  Il consiglio comunale monotematico sul parco fotovoltaico Agroverde avrebbe  sancito la fine di questa amministrazione comunale. A dirlo è l’esponente di Forza Italia, Massimiliano Falvo, che come tanti ha assistito alla riunione del civico consesso che si è svolta lunedì scorso .

“E’ stato come assistere al discorso di Ponzio Pilato , uno squallido scambio di accuse finalizzato a trovare un colpevole pur di poter dare un alibi al proprio operato – ha detto Falvo – Sono state pronunciate parole come ”buona fede”,”bonta’ del progetto”,”mi sono fidato”, termini che assolutamente non possono essere pronunciati da chi ha il dovere di rappresentare le istituzioni. Mi chiedo, ma gli innumerevoli documenti emersi che hanno fatto capire il buco nero amministrativo nell’iter,come mai nessuno ne aveva una conoscenza preventiva?  Solo oggi si e’ appreso che la Radiomarelli e’ una scatola vuota? La realta’, invece,  dice tutt’altra cosa,ci consegna una politica disattenta e menefreghista nei confronti della citta’, pronta a salire sul carro del progetto Agroverde quando lo si credeva vincente e pronta a tutto per infangarlo nel momento in cui si presenta perdente. Tali comportamenti non possono ricevere giustificazione se compiuti da rappresentanti delle istituzioni. E’ chiaro che chi ha responsabilita’ in merito non puo’ sentirsi impunito, non può  passare il messaggio che chi gestisce la cosa pubblica possa compiere danni e non risponderne. Siamo dinanzi ad un danno erariale e tutti conosciamo le conseguenze da esso derivanti. Senza più  prese in giro, il comune d’urgenza deve trovare le somme per indennizzare I proprietari dei terreni e pagare le ditte le ditte che hanno svolto I lavori.  Alla fine – conclude l’esponente di Forza Italia – non resta altro che dimettersi, perché non saranno di certe inaugurazioni e feste tipiche da campagna elettorale già  iniziata a mandare in attivo il bilancio di una amministrazione perdente su tutta la linea”.

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