Gela. E’ una piaga del nostro tempo, la pedofilia. Colpisce in modo subdolo, perché insidia chi è più esposto e indifeso: il minore. Per questo l’associazione Meter ha portato avanti per un intero anno un progetto che aveva l’obiettivo di far germogliare nei giovani una coscienza forte contro la pedofilia.
Settecento ragazzi di alcune scuole primarie della città e alcune classi del liceo Scientifico “Vittorini” e del Geometra “Majorana”, hanno partecipato all’iniziativa attraverso incontri, laboratori, specifiche attività didattiche.
Stefania Pagano, psicologa, responsabile locale di Meter ha coordinato il progetto denominato “Dalla parte dei bambini”. “Le attività – dice Pagano – hanno coinvolto 700 ragazzi, ma anche le loro famiglie, operatori scolastici e volontari. Abbiamo concluso il percorso con un incontro che si è svolto nell’ex Chiesetta San Biagio, dove ognuno ha potuto raccontare la propria esperienza, condividere riflessioni, parlare del lavoro affrontato durante quest’anno”. Non solo pedofilia, ma anche bullismo e violenze.
“Oggi ognuno di noi – conclude la responsabile di Meter – deve assumere un impegno preciso per tutelare i minori. Si tratti di operatore scolastico, sociale, ente, chiesa o famiglia”. Soprattutto in realtà dove il tessuto sociale è debole e più facilmente può accadere che a pagare sia chi è più vulnerabile. Come il bambino.
