Gela. Le loro famiglie d’origine non sono riuscite a garantirgli gli standard minimi di una normale quotidianità: per questa ragione, su provvedimenti firmati dai giudici del tribunale di Caltanissetta, tredici minorenni sono stati affidati ad altri nuclei familiari.
Si tratta di decisioni assunte negli ultimi mesi che riguardano minori inseriti in contesti familiari ai limiti. Il loro percorso, adesso, viene seguito attraverso il sistema di assistenza sociale assicurato dagli operatori di Palazzo di Città.
“In effetti – spiega la dirigente del settore servizi sociali Maria Morinello – ci adeguiamo ai provvedimenti emessi dai giudici del tribunale dei minorenni di Caltanissetta. Nella maggior parte dei casi, si tratta di minori che si trovavano a vivere all’interno di ambienti fortemente degradati, senza poter contare su un vero e proprio supporto genitoriale”.
Per queste ragioni, sono scattati i provvedimenti firmati dai magistrati. I minori sono stati trasferiti all’interno di altri nuclei familiari. Allo stato attuale, sono undici le famiglie che ospitano i giovani finiti al centro degli accertamenti.
Lo stesso assessore ai servizi sociali Ugo Costa ha dato il via libera allo stanziamento, da circa quarantamila euro, che consentirà d’individuare contributi economici da assegnare alle famiglie che si stanno facendo carico della tutela e dell’ospitalità. “Bisogna stare molto attenti – continua la dirigente Morinello – i minori lasciano le loro famiglie d’origine non per motivi legati alle condizioni economiche. Gli assistenti sociali che operano in città danno soprattutto importanza al tipo di vita che i genitori riescono ad assicurargli. La povertà, ovviamente, non può essere motivo di trascuratezza anche sul fronte igienico sanitario. Davanti a situazioni al limite della sopportabilità, i giudici autorizzano l’affidamento ad altre famiglie”.
La situazione attuale in città, quindi, viene monitorata e i tredici minori affidati ad altre famiglie testimoniano la presenza di realtà sociali ancora molto complesse. “Davanti a queste situazioni – conclude l’assessore Costa – interveniamo nei limiti delle nostre possibilità. Sicuramente, la presenza di famiglie disposte ad ospitare ci garantisce anche un risparmio economico rispetto all’eventuale trasferimento all’interno di strutture d’accoglienza private”.
Il provvedimento che indica il numero di minori e l’ammontare degli stanziamenti è stato firmato sia dalla dirigente che dalla responsabile degli interventi nel settore.