Gela. Si può odiare o amare, condividere o contestare nel merito. Di certo però il ciclone Grillo non passa inosservato. Sul piano della comunicazione non ha eguali e ieri sera alla rotonda est di Macchitella oltre tremila persone (i Grillini sostengono 4200) hanno assistito al suo comizio-show con attenzione e senza perdersi una parola.
Pubblico eterogeneo politicamente parlando. C’erano i giovani incazzati perché non hanno un lavoro e si sentono frustrati, consiglieri comunali, politici e galoppini dei vari candidati quasi mimetizzati dalla folla per non farsi riconoscere, e poi tanti cittadini comuni. Qualcuno venuto per curiosità, come fosse il concerto della Tatangelo, altri per conoscere meglio l’uomo venuto dalla rete che sconvolge le masse ed ha il desiderio di smuovere le coscienze civili.
Beppe Grillo ha confermato anche a Gela la sua fama di recordman delle piazze: di certo ha raccolto soltanto applausi. Gela è piazza difficile per i candidati a governatore: qui il malumore della gente non ha risparmiato nessuno, neanche l’ex sindaco antimafia di Gela, Rosario Crocetta, sostenuto da Pd, Udc, Api e Psi, che lo scorso settembre ha avuto la sua dose di fischi a piazza Roma, così come Giacomo Ventura e Giovanna Marano. Ed è stato proprio Crocetta uno dei bersagli di Grillo: ”Ha chiesto i vostri voti, si e’ fatto eleggere e poi vi ha mollati per fare il deputato europeo”. E giu’ applausi, gli stessi che scattano quando il comico chiede alla folla cosa pensa del Pd e del Pdl. E ai fans fa una promessa: ”In Sicilia vinceremo 61 a zero”, come accadde nell’Isola al centrodestra nelle elezioni politiche del 2001. ”La Sicilia e’ cambiata – dice il leader del M5S -e con essa sono cambiato pure io: ero un comico, mi sono ritrovato senza un’identità, come voi che vivete nell’isola che non c’e’; ma cambieremo insieme, questa e’ la vostra ultima occasione”. In mezzo qualche parolaccia (questo è il nostro bel candidato – rivolgendosi a Cancilleri – con la faccia di c..zo) e tanti riferimenti alla politica internazionale, al governo “Morti” che succede a “Tremorti”. “Se eleggeremo 6-7 candidati vigileremo con le webcam ogni azione, denunceremo intrallazzi e truffe su appalti e atti pubblici. Serve un reddito di cittadinanza per tutti. I soldi? Ci sono, basta ridurre a 4000-5000 euro le pensioni di 110 mila persone in Italia che prendono mensilmente oltre 10 mila euro”.