Gela. Chiudere il depuratore biologico di Macchitella e trasferire i reflui urbani nell’impianto consortile ubicato nel petrolchimico di Gela.
È quanto chiesto dai comitati di quartiere attraverso un documento presentato a tutti i vertici istituzionali, compreso il Ministro dell’Ambiente. Secondo i residenti l’oramai obsoleto depuratore fognario rappresenta un grave problema sanitario e ambientale. Costruito negli anni sessanta dall’Eni per il fabbisogno dei residenti di allora, tale depuratore già a partire dagli anni ottanta, sarebbe stato insufficiente. Il collasso vero e proprio si è avuto a partire dal 2005 a seguito dell’espansione edilizia del quartiere. Dovendo trattare i reflui prodotti da una popolazione cinque volte superiore rispetto al progetto originario, il depuratore non è stato più sufficiente.
L’avvicinarsi della bella stagione ripropone i guai dell’anno passato – avverte Luigi Calà, Presidente dell’Associazione Macchitella – in quanto il tempo è trascorso inutilmente per chi doveva valutare, progettare, finanziare, decidere. Le nostre richieste si sono spostate al livello superiore, data la sordità della politica locale”.