Gela. Il consorzio è oramai in fase di chiusura ma l’ex presidente del collegio dei revisori contabili deve ancora ricevere circa diecimila euro. E’ l’ultimo capitolo, almeno fino ad oggi, della breve storia del consorzio “Città Futura”, composto dai comuni di Gela e Niscemi. A chiedere i compensi non ancora ricevuti, è stato l’allora presidente del collegio dei revisori dei conti.
Dopo circa quattro anni di procedure legali, il professionista ha accettato una transazione bonaria che gli dovrebbe consentire di ottenere il denaro non ancora conseguito. Il consorzio si avvia alla definitiva liquidazione: l’incarico è stato assegnato al segretario generale di Palazzo di Città Vito Scalogna.
Per questa ragione, il funzionario ha chiesto di poter chiudere tutte le pendenze economiche ancora rimaste in ballo. Adesso, i diecimila euro dovranno essere pagati in tempi celeri. Il sì è stato confermato anche dalla giunta comunale che ha scelto di dare il via libera alla relativa delibera.
Il consorzio venne costituito, oramai otto anni fa, per andare incontro alla gestione di una serie di fondi europei da investire per rafforzare la sicurezza in città e, appunto, nella vicina Niscemi. Uno dei primi sistemi di videosorveglianza cittadina venne installato proprio attraverso i fondi gestiti dal consorzio. Sistema di videosorveglianza che non ha mancato di suscitare polemiche dopo il fermo del servizio.
Le attività del consorzio, però, si chiudono e i debiti devono essere pagati.