Gela. Dopo date su date, con tanto d’incontro odierno previsto, almeno sulla carta, e ugualmente saltato: arriva una convocazione ufficiale dal ministero dello sviluppo economico.
La vertenza Eni dovrebbe nuovamente sbarcare a Roma il prossimo 21 ottobre. Dopo la confusione degli ultimi giorni, con i segretari sindacali provinciali del settore chimico di Cgil, Cisl, Uil e Ugl fortemente critici anche verso la politica locale, lo spiraglio sembra nuovamente aprirsi. Insomma, tutti a Roma il 21 ottobre.
Eni e sindacati, attualmente molto distanti, riusciranno a confrontarsi o l’incontro, come molti altri precedenti, potrebbe ancora saltare? Nulla appare scontato.
Di certo, una missiva ministeriale inviata a tutte le parti della trattativa fissa la data del 21 ottobre. Intanto, sia gli operai dell’indotto della fabbrica di contrada Piana del Signore che gli operatori del diretto, oltre a quelli di tutte le altre aziende del gruppo Eni presenti in città, aspettano buone nuove. Sarà solo bioraffinazione e estrazione? Saranno posti di lavoro persi? Se ne dovrebbe riparlare, salvo nuovi capovolgimenti di fronte, il 21 ottobre.