Gela. La Camera di Commercio in città da una settimana non rilascia i certificati antimafia a causa di un guasto all’unica postazione telematica. I servizi sono garantiti a singhiozzo, tra visure storiche, bilanci delle società e tutto ciò che riguarda il registro delle imprese.
I disagi hanno investito anche il personale, interessati da un drastico intervento di ridimensionamento. In un anno cinque delle otto unità lavorative sono emigrate da viale Mediterraneo al nuovo Palazzo di giustizia.
Per i tre dipendenti rimasti le ore settimanali sono state ridotte da 30 a 24 causando una mancanza mensile di 200 euro.
Lo stipendio è sceso a 780 euro invece dei precedenti 980, un declassamento che rischia quasi di mandare in fumo anni di battaglie condotte dagli ex precari delle cooperative sociali, diventati articolisti nel 1998 grazie ad una legge regionale. Eppure, nonostante i declassamenti, il locale ufficio della Camera di commercio incamera la maggior parte delle imprese dell’intero territorio provinciale.
