Palermo. «Una seduta straordinaria della III Commissione all’ARS vedrà l’audizione di Caltaqua, Siciliaque ed Ato Idrico nisseno verso la metà della prossima settimana, secondo quanto già programmato dal presidente Caputo su mia sollecitazione». Lo comunica il deputato gelese del PD all’Ars, On. Miguel Donegani.
«La condotta di Caltaqua, gestore del servizio idrico integrato nella provincia di Cantanissetta, nei confronti del principale azionista di riferimento dell’Ato Idrico da cui s’è vista assegnare la concessione, qual è appunto il Comune di Gela, non è più tollerabile. A fronte di un esito referendario schiacciante, la mancata erogazione dell’acqua, in maniera prolungata, in particolare in quei due quartieri come Caposoprano e Macchitella che oltre ad essere popolosi, ospitano i due nosocomi presenti in città, la prevalenza delle scuole di qualunque ordine e grado, diversi uffici pubblici, decine e decine di studi professionali ed esercizi commerciali, assume i connotati dell’oltraggio se pensiamo che al potenziale rischio che si corre sul piano dell’ordine pubblico si affianca quello non meno pericoloso dell’igiene e della salute pubblica.
I cittadini gelesi – prosegue Donegani -, già esasperati dal contesto congiunturale negativo sotto il profilo economico-occupazionale ed a cui le bollette, però, arrivano puntualmente con tanto di stacco dei contatori in caso di morosità, hanno il socrosanto diritto all’erogazione di questo essenziale servizio pubblico ogni benedetto giorno dell’anno e continuare a scaricare la responsabilità, lecitamente o meno, su Siciliaque non cambia il fatto che sul punto in questione il gestore del sevizio rimanga contrattualmente inadempiente.
La settimana prossima all’Ars ci aggiorneremo sull’argomento, così come sul ricorso dell’Entei, società che sarebbe stata esclusa dall’azionarato di Caltaqua per l’informativa sospetta, nonchè ancora sullo stato in cui versa l’iter di presentazione dei progetti di rifacimento delle vetuste reti idriche e per i quali è previsto un finanziamento regionale già autorizzato di 25 milioni di euro, di cui 5 milioni solo a Gela, stanziati al fine di ottenere un risparmio che possa permettere l’abbattimento della tariffa».