Gela. “Al Pd non interessa l’usato gettato via dai grillini.
Non si comprendono bene quali possano essere le attuali intenzioni della giunta, ma il Pd non aderirà ad alcun accordo”.
“Non si capisce dove voglia andare questa giunta…”. Il vice capogruppo dem in consiglio comunale Carmelo Orlando prende le distanze, nettamente, dalla giunta e da eventuali strategie di supporto al sindaco Domenico Messinese e ai suoi assessori. “Questa giunta – dice ancora – prima va a destra, poi cerca di trovare spazio a sinistra. Il Pd non accetterà mai nessuna proposta dal sindaco. La sfiducia? Non potevamo fare il gioco di chi ha firmato la mozione solo per un tornaconto elettorale”. Per Orlando, comunque, uno spartiacque politico fondamentale sarà quello delle urne del 5 novembre.
“Nel Pd serve una profonda valutazione”. “L’esito elettorale dirà tante cose – spiega ancora – anzitutto, ci consentirà di fare chiarezza al nostro interno. Credo che il Pd dovrà fare una valutazione dei risultati, una valutazione profonda”. Non aggiunge altro il vice capogruppo, ma è chiaro che non trascura quanto accaduto negli ultimi tempi, con esponenti importanti del partito locale che hanno scelto di sostenere candidati diversi da quello ufficiale, ovvero il deputato regionale uscente Giuseppe Arancio. Tra tutti, spicca la decisione del capogruppo dem Vincenzo Cirignotta che ha sposato la causa di Ennio Di Pietro, alfiere crocettiano nella corsa verso l’Ars. Allo stesso tempo, Orlando ribadisce il suo no alla commissione bilancio, contestando il rimescolamento delle carte a Palazzo di Città. “Dal momento dell’insediamento della nuova commissione bilancio – conclude – non ho mai partecipato a riunioni, rinunciando per intero a tutti i gettoni di presenza. L’avevo già spiegato, riorganizzare le commissioni in municipio è stata una forzatura politica che non accetto”.