Gela. Venne colpito dai calcinacci venuti giù da uno stabile
di via Navarra Bresmes, nel cuore del centro storico.
Il crollo in centro storico. Un giovane riportò gravi ferite, con una prognosi di oltre sessanta giorni. Per quei fatti, il giudice Marica Marino ha emesso un verdetto di assoluzione per diciotto imputati, tutti commercianti e proprietari degli stabili della zona del crollo. L’unica condanna, a tre mesi di reclusione, è stata pronunciata nei confronti del proprietario dell’immobile dal quale caddero i calcinacci. Un verdetto che, in sostanza, segue quanto chiesto dal pubblico ministero Sonia Tramontana.
Non ci sarebbero elementi certi per collegare tutti gli altri stabili al crollo. Il giovane rimase ferito nel maggio di quattro anni fa. A lui, costituito parte civile con l’avvocato Nunzio Palumbo, il giudice ha comunque riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni, da definire in sede civile. I legali di difesa, invece, hanno sempre sostenuto che gli imputati non abbiano mai disatteso gli interventi di manutenzione sugli stabili della zona del crollo. I pm della procura accusavano esercenti e proprietari anche delle lesioni provocate al giovane. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Angelo Cafà, Ivan Liardi, Alfredo D’Aparo, Rita Calò, Giuseppe Nicosia, Massimiliano Conti e Irene Mugnos.
