C’è crisi, i consiglieri viaggiano meno: 84 missioni in un anno e scattano i rimborsi

 
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Gela. Piano regolatore generale, incontri al ministero dello sviluppo economico per il caso Eni, richieste di chiarimenti dopo le contestazioni mosse dai magistrati della Corte dei conti. I consiglieri comunali si sono mossi parecchio nel corso dell’anno e non sono mancate

le spese per le casse di Palazzo di Città. A circa un mese dalla fine del 2014, le missioni istituzionali di consiglieri e presidente del civico consesso toccano quota ottantaquattro, con tanto di rimborsi a carico dell’ente. In ballo, a differenza del passato, non ci sono cifre astronomiche, tutt’altro. Per coprire le oltre ottanta missioni condotte quasi esclusivamente entro i confini regionali, sono stati spesi poco più di diecimila euro.
I costi più vistosi si sono registrati nel caso delle due trasferte romane effettuate per partecipare al tavolo di confronto al ministero dello sviluppo economico sul caso Eni.
E’ stato necessario, infatti, rimborsare le spese sostenute per i biglietti aerei prenotati dal gruppo di consiglieri al seguito del primo cittadino. Le missioni che attendevano ancora di essere rimborsate sono state definitivamente coperte nel corso delle ultime settimane. All’indice, ne rimane giusto una manciata. C’è chi si fa rimborsare il prezzo dei biglietti aerei e le spese connesse al viaggio e chi, ancora, si fa pagare anche il costo dei ticket per parcheggiare lungo le strisce blu piazzate nei comuni visitati dai consiglieri in missione. Basta presentare i relativi scontrini e il rimborso si materializza.
Austerity e spending review hanno decisamente limitato i viaggi istituzionali ma quasi tutti i consiglieri, con poche eccezioni, si sono mossi per adempiere al loro mandato. Insomma, non è più tempo di viaggi istituzionali in altri stati europei o di fiere e sagre in giro per lo stivale ma le missioni non si fermano.

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