Gela. Superata la prima prova, tra ansie paure e il sole battente gli studenti della città hanno sostenuto la prova d’italiano.
Tracce semplici a dire degli studenti che intorno alle quattordici hanno lasciato gli edifici scolastici. Molteplici le tematiche che gli studenti potevano scegliere, molti hanno optato per lo sterminio degli ebrei, sempre attuale. “ Le buste sono arrivate intorno alle nove e mezzo- dice lo studente dell’Itis Emanuele morselli, Roberto Alesci – hanno spiegato le modalità ritirando i telefoni.
Le prime tre ore non potevamo uscire passate queste, siamo riusciti ad andare in bagno. La consegna era prevista dopo le 13 ,20. I temi erano semplici e prevedibili. Quasi tutti hanno scelto il saggio breve che trattava “i giovani e la crisi”. Gli altri i vent’anni. Gli orali iniziano sabato 30. “arrivate al solito orario scolastico siamo state sistemate nei corridoi- dice Alessia Cosca studentesse del liceo socio psicopedaogico – le buste sono arrivate alle nove circa nel contempo abbiamo consegnato ai nostri docenti le mappe concettuali della tesina e la carta d’identità.
Personalmente a me non è pesato molto, ho preso tutto con tranquillità, ho visto questa prova come un semplice compito, come quelli che facevamo ogni mese, ma non tutti erano tranquilli quanto me, anzi le mie compagne , si sono fatte prendere molto dall’ansia. Ma alla fine è andato bene ci siamo confrontate e abbiamo tratto la conclusione che le trecce erano abbastanza semplici e fattibili”.
Liceali molto tranquilli dopo l’agognata notte prima degli esami stasera dicono di poter dormire sonni più sereni perché gli esami per quanto risultano difficili non sono impossibili.