Gela. «Prescindendo da chiunque abbia potuto compiere o commissionare la strage di Brindisi, colpisce in questo caso, l’infamia e lo squallore veramente estremo di tale gesto».
Lo dichiara Rosario Crocetta, eurodeputato del Partito Democratico, commentando quanto accaduto stamane a Brindisi.
«Ignare ragazze, – continua – colpevoli probabilmente, di frequentare una scuola dov’è particolarmente attiva la battaglia contro le mafie e contro l’illegalità, vengono attaccate. E in noi rimane lo stupore, lo sbigottimento per tale tragedia. Chi può avere commesso un gesto così crudele, nei confronti di persone totalmente innocenti? Chi può avere solamente pensato di fare tutto ciò? Sembra quasi impossibile che qualcuno possa progettare una simile cosa, intanto il fatto è avvenuto, proprio nel giorno in cui a Brindisi arrivava la Carovana della Legalità, a pochi giorni della commemorazione di Falcone in una scuola intitolata proprio al giudice e alla moglie Francesca Morvillo.
Sono in tanti spesso a dire che la mafia non uccide più, che la mafia ha abbandonato la strategia della violenza per scegliere solo il terreno dei traffici e degli affari, a volte persino legali. Mi sono sempre battuto contro questa tesi, – aggiunge Crocetta – ritenendo che la mafia non può, ed è incapace persino di farlo, abbandonare la strada della prepotenza, del terrore e della violenza, perchè questi sono caratteristiche intrinseche al modo stesso di essere delle mafie. Mi associo al dolore dei ragazzi e delle ragazze di Brindisi, – conclude il Vice Presidente della Commissione Antimafia Europea – dei loro familiari, di tutti i cittadini in un giorno che per me dev’essere di lutto nazionale, poichè il dolore per le vittime appartiene, al cuore, alla sensibilità di tutti gli Italiani, con profonda rabbia».