Gela. I blocchi organizzati dai lavoratori di Smim e Tucam, appoggiati da tutti i colleghi dell’indotto Eni, hanno già prodotto una prima conseguenza. Il prefetto di Caltanissetta Carmine Valente, infatti, ha scelto di convocare urgentemente tutte le parti intorno ad un unico tavolo.
Così, domani mattina, i segretari provinciali di Fiom, Fim, Uilm e Ugl, oltre ai manager di Smim, Tucam, Sicilsado, Ergo Meccanica e raffineria, si vedranno per cercare d’individuare una soluzione immediatamente attuabile.
La convocazione è stata inoltrata anche ai vertici di Confindustria Centro Sicilia e al sindaco Angelo Fasulo. Dalla prefettura, inoltre, è partita la prima offerta per allentare la tensione. I lavoratori sono stati invitati a sciogliere i presidi in attesa dell’esito del vertice.
Allo stato attuale, però, la volontà degli operai sembra quella di mantenere i blocchi fino a quando non giungeranno notizie dagli uffici della prefettura. Gli operai di Smim e Tucam, dopo la perdita dei contratti quadro di manutenzione da parte delle loro aziende, chiedono l’assorbimento negli organigrammi di Sicilsaldo ed Ergo Meccanica, società risultate vincitrici della relativa gara d’appalto.
Intanto, la protesta è sostenuta dai tanti operai inseriti nella lista di disponibilità che, stando al protocollo firmato proprio in prefettura due anni fa,sarebbero dovuti rientrare nel ciclo produttivo dello stabilimento di contrada Piana del Signore. Fino ad oggi, per loro, tutto tace.