Gela. Si è aperto il processo a carico del primo cittadino Luigi Casisi. L’esponente del Partito Democratico, riconfermato alla guida della città per la seconda volta, si è presentato davanti alla corte del tribunale di Gela, presieduta dal giudice Paolo Fiore, affiancato dai magistrati Manuela Matta e Fabrizio Molinari.
Ad accusarlo, è l’imprenditore Salvatore Greco. Stando alle sue denunce, infatti, il sindaco Casisi gli avrebbe imposto l’assunzione di almeno quattro operai nel periodo in cui l’imprenditore aveva avviato alcuni cantieri per conto dell’amministrazione comunale retta dallo stesso imputato. In sostanza, Greco avrebbe dovuto trovare posto per Maurizio Giacquinta, Salvatore Messana, Francesco Acquanita e Giuseppe Marino.
L’imprenditore, però, si sarebbe opposto alle richieste. Il primo cittadino venne rinviato a giudizio, lo scorso anno, a conclusione dell’udienza preliminare celebrata dal magistrato Veronica Vaccaro.
Il sindaco era presente in aula insieme al suo difensore di fiducia, l’avvocato Antonio Gagliano. Salvatore Greco, invece, si è costituito in giudizio tramite l’avvocato Maria Giambra. Il pubblico ministero Antonio D’Antonia ha formulato alla corte tutte le richieste preliminari che dovrebbero rafforzare la tesi sostenuta dalla procura.
La difesa del primo cittadino esclude, già dall’avvio dell’indagine a suo carico, qualsiasi forma di pressione esercita sull’imprenditore gelese: contestando, quindi, l’accusa di tentata concussione.
La prossima udienza è già stata fissata per il 10 ottobre. In quell’occasione, inizieranno ad essere sentiti i primi testimoni che dovrebbero servire a confutare le tesi di accusa e difesa.