Avevano preso di mira i cantieri edili, sei a processo dopo il maxi blitz “Inferis”

 
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Gela. Una serie di furti e danneggiamenti mirati all’interno di diversi cantieri edili avviati in città, con tanto di presunta appartenenza alle cosche locali.

Così, davanti al collegio presieduto dal giudice Paolo Fiore, affiancato dai magistrati Manuela Matta e Vincenzo Di Blasi, sono finiti Francesco Alma, Rosario Consiglio e Gianfranco Turco.
Tra le accuse contestate, diversi danneggiamenti e furti ai danni del gruppo Mondello, costituitosi parte civile in giudizio con l’avvocato Vittorio Giardino. Il collegio, intanto, ha disposto la trascrizione delle intercettazioni telefoniche utilizzate nel corso delle indagini.
I tre sono difesi dall’avvocato Salvo Macrì che, a sua volta, ha indicato un perito di parte per valutare le stesse trascrizioni. Su richiesta della pubblica accusa, il procedimento è stato riunito ad uno sostanzialmente gemello che, invece, vede imputati Francesco D’Amico, Felice Turco e Giuseppe Vinci.
Si tratta d’imputati tutti finiti al centro del blitz antimafia “Inferis”. I legali dei tre imputati, gli avvocati Carmelo Tuccio, Flavio Sinatra e Nicoletta Cauchi, non si sono opposti alla scelta dei magistrati. Adesso, si ritornerà in aula all’udienza del prossimo 22 gennaio.

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