GELA. L’Atletico Gela prova a ripartire dall’Eccellenza. La società giallorossa ha confermato di aver presentato domanda di ripescaggio per la categoria superiore, ma il futuro è ancora tutto da definire.
La scadenza del 30 giugno sarà rispettata ma da qui a pensare ad una scalata dei tornei dilettantistici ne passa. Il presidente Giuseppe Turco ha infatti confermato che sino ad oggi le proposte di ingresso in società sono pressochè nulle. «Siamo disposti e lo ribadiamo – ha detto il presidente – anche a cedere le cariche importanti, presidenza e maggioranza compresa per dimostrare che il nostro interesse è quello di ricreare interesse attorno al calcio. Ci teniamo soprattutto ai nostri ragazzi. Sono atleti che abbiamo cresciuto sin dalla scuola calcio e non ci sembra giusto privarcene anche in futuro, considerato anche che si tratta di ragazzi tutti gelesi».
A distanza di un anno dalla scomparsa dal Gela calcio non si è risvegliato nessuno tipo di entusiasmo. La politica sonnecchia e gli imprenditori stanno ben lontani dallo stadio Presti. Sembrano aver cancellato dal loro navigatore “via Niscemi”, per paura del contagio.
L’Atletico Gela resta in attesa, mentre c’è chi ricomincia altrove. Come Giuseppe Cammarata, fratello del direttore sportivo Marco, approdato a Licata. Ed anche quest’ultimo sembra orientato a seguirlo. Il divorzio appare inevitabile. Altro che anno sabbatico. Si rischia un lungo periodo di crisi.. Ci prova l’assessore comunale allo Sport, Giuseppe Ventura, che ha contattato diversi imprenditori. «Sino adesso – dice – ho trovato persone disposte a contribuire al rilancio del calcio, meno invece a diventare soci dell’Atletico Gela. Abbiamo in programma altri incontri. Spero che si comprenda che solo con una società aperta a tanti appassionati si potrà rilanciare il calcio in città».