Assegni agli indigenti, metà a reddito zero: scattano controlli Guardia Finanza

 
0

Gela. Sono quasi novecento le domande presentate per ottenere i contributi previsti con l’assegno civico, destinato ai cittadini in condizioni economiche disagiate.

Un numero notevole che, però, nasconde un’altra percentuale decisamente “anomala”.
La metà dei richiedenti, infatti, ha depositato presso gli uffici dei servizi sociali dichiarazioni, attestanti il loro stato economico, a cifra zero. Questi utenti, quindi, non avrebbero alcun reddito a disposizione. In totale, le dichiarazioni a quota zero o, comunque, inferiori alla soglia del minimo vitale sono 440. Nonostante gli effetti di una crisi economica che si è abbattuta con forza in città: i funzionari del settore servizi sociali, su indicazione della stessa dirigente Maria Morinello, hanno deciso di inviare un campione delle dichiarazioni presentate sui tavoli dei militari della guardia di finanza.
Si teme che dietro ad una quota così elevata di dichiarazioni zero possano nascondersi veri e propri falsi: cittadini che, pur di ottenere l’assegno civico, sarebbero stati pronti a depositare attestazioni reddituali non corrispondenti alla loro vera condizione economica.
Un sospetto che, peraltro, non riguarda solo l’attribuzione degli assegni civici. Da tempo, i responsabili del settore servizi sociali stanno cercando di impedire la proliferazione di falsi poveri.
Una parte delle istanze “sospette” è già stata inviata ai militari della guardia di finanza. Le tante dichiarazioni zero hanno sorpreso gli stessi operatori dei servizi sociali: abituati, comunque, a ricevere quantità sempre più elevate di richieste d’assistenza economica.
A questo punto, si attenderà una risposta da parte della fiamme gialle: i tempi, però, come già confermato agli stessi funzionari diretti da Maria Morinello, saranno decisamente lunghi. Veri o falsi poveri? Di certo, il bisogno sociale sta crescendo in continuazione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here