Gela. Un anno di attesa per un eco cardiogramma ma che si riduce a una settimana se effettuato a pagamento col servizio di intramoenia. Tra le due opzioni cambia solo il costo a carico del paziente cardiopatico che se ha una necessità è costretto a sborsare 110 euro per l’esame. Identica la sede, le attrezzature e i medici.
Sulla regolarità del servizio stanno indagando il direttore del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele, Luciano Fiorella, e il responsabile del distretto sanitario locale, Giuseppe Piva, avviando un’indagine interna. Intanto un pensionato, con una pensiona minima, è stato costretto per mancanza di soldi a mettersi in lista.
Dovrà attendere un anno, mentre la lista di tutti i pazienti che potranno sostenere il costo della visita in intramoenia continuerà a scorrere senza problemi.
“La legge consente ai medici di effettuare esami a pagamento in azienda – spiega Fiorella – naturalmente devono essere garantite tutte le prenotazioni. Con il direttore Piva abbiamo deciso di verificare la regolarità del servizio”.